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La vera dignità viene dal lavoro

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Sentendo certe affermazioni di nostri politici che ribadiscono che il nostro sistema sociale è ampliamente valido e sufficiente per garantire il minimo vitale al cittadino e per invitare a votare un no il prossimo 14 giugno contro il salario minimo di fr. 3.500, mi fa rabbrividire. Altrettanto vergognoso sempre richiamare i frontalieri come argomento e che ne trarrebbero un beneficio. Come pure che da anni, specialmente nel Mendrisiotto certe aziende d’oltre confine praticano stipendi da fame e nessuno riesce a fermare questo sfruttamento di mano d’opera.

Oggi il cittadino lavoratore vuole percepire uno stipendio che gli possa garantire un minimo vitale e senza far ricorso al sistema sociale. Il sistema sociale è giusto per i casi sociali ma mi fa gridare allo scandalo se lo vogliono equiparare e quasi sostituire al discorso dello stipendio. La dignità del cittadino è data dal lavoro, dall’indipendenza e dal riuscire nella vita grazie alle proprie mani/sudore ed al proprio intelletto. Non grazie all’assistenza. La persona vuole crearsi la famiglia crescerla e mantenerla grazie al lavoro che gli dia un minimo vitale di sicurezza e non grazie all’assistenza.

Vergognoso è anche rivangare che si favoriscono i frontalieri. Il frontaliere arriva da noi perché certi «imprenditori» preferiscono pagare di meno. Il vero imprenditore valuta la persona che assume anche dagli studi fatti (in Svizzera abbiamo le migliori scuole riconosciute a livello mondiale – non è strano che quindi i nostri studenti poi dipendenti, non siano mai all’altezza del compito richiesto come purtroppo anche certi ministri a volte affermano?) L’imprenditore avveduto valuta anche la provenienza del suo dipendente. Perché non parliamo di chilometro zero anche per il dipendente in azienda? Non parlo di risparmio energetico ma per il fatto che con il km zero sono sicuro che la mia persona arrivi sul lavoro motivata, non stanca del viaggio e magari anche a piedi. Supponiamo che il frontaliere che deve fare 2 ore di strada in auto per arrivare sul posto di lavoro e ha un problema tecnico: come la mettiamo? Supponiamo che questo operaio sia un Charlot nella «catena di montaggio» dello stupendo film del 1936 «Tempi moderni» di Charlie Chaplin. Tutta la produzione sarebbe ferma. Dov’è quindi il nostro imprenditore che non valuta queste eventualità/opportunità? È scandaloso pure affermare, sempre da politici, che ci sono aziende arrivate d’oltre confine ed insediate da anni, specialmente nel Mendrisiotto e che praticano stipendi da fame. Questo significa che la legge da noi non funziona. Ma perché non s’interviene con un correttivo? Benvenga quindi questa piccola riforma ma ancoriamola alla legge con il salario minimo. Votiamo quindi un convinto sì il prossimo 14 giugno. Un salario minimo di fr. 3.500 e nella legge. Il lavoro, oltre che essere un diritto, dà la vera dignità alla persona.

Valerio De Giovanetti, Biasca


A2-A13, locarnesi datevi una mossa!

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Articolo apparso su La Regione Ticino il 18.04.2015

 

Ci credete veramente che i 3 progetti depositati a Berna siano la soluzione ideale per fare il collegamento A2-A13? Progetto condiviso sì, ma solo dai commensali seduti al tavolo delle trattative. Nel 2007 quando è stato bocciato il credito per la costruzione della V95/98 gli elettori ticinese avevano “eletto” la Panoramica 51-73 quale vero tracciato condiviso. Concreto e con uno studio serio alle spalle. Non è il caso, cari locarnesi, di uscire da questo “letargo” e darsi una mossa seria? Di unire le vostre forze e mettersi d’accordo nella concretezza? Non da ultimo il nuovo tracciato prevede dei costi attorno a 1,2 miliardi di franchi contro i 350 milioni della V95/98. Questi costi, contemplano tutto? Sono state valutate le complicazioni di realizzazione di un simile tracciato che prevede la messa in trincea del tracciato su una lunga percorrenza? Mi permetto ricordare che a pochi metri di profondità abbiamo la falda.
Al minimo innalzamento del lago crea una pressione verso l’alto e quindi tutto il tracciato in trincea dovrà essere ancorato al suolo. Dove “parcheggiamo” l’attuale traffico durante i 5 anni di effettivo lavoro per la costruzione del nuovo tracciato? Lo spostiamo sulla sponda destra? O costruiamo provvisoriamente per 5 anni il vecchio ipotetico tracciato della V95 nel bel mezzo del Piano di Magadino? Quanto costano questi lavori extra? Personalmente credo e penso che saremo poco lontani dei 2 miliardi a lavori finiti.
Pensate che Berna li paghi vista anche la presa in giro in quanto si erano ipotizzati costi per 350 milioni ma si concretizzerà con 2 miliardi? Non è meglio quindi ritornare sulla veramente condivisa Panoramica 51-73?
Questa, oltre ad avere dei costi contenuti, è studiata e valuta anche questa problematica del traffico.
Essendo collinare non crea problemi di nessun genere in quanto tutto si svolge sul nuovo percorso, con accesso al cantiere direttamente dall’autostrada, già esistente.

Il San Gottardo e la terza via

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Articolo apparso su CDT il 16.04.2015

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La Balestra (Guglielmo Tell) univa ed era già un LABEL , da sempre e mai contestato, (ora dimenticato).

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Articolo apparso su Ticino Live il 7.04.2015

http://www.ticinolive.ch/2015/04/07/quella-balestra-era-un-label-e-ci-univa-di-valerio-de-giovanetti/

In Politica e Governo si discute da mesi per questa famosa etichetta o marca ( Label in inglese) da esporre nelle vetrine e /o applicare su prodotti. Non si trova un accordo. Incredibile!

Politica, commercianti, associazioni varie ecc.…mi permetto quindi allegarvi fronte e retro della locandina dell’anno 1946 nella speranza possa aiutare a trovare una soluzione e senza passare alle armi con la….Balestra. ( si noti bene che la locandina é originale ed in italiano)

30 ma Settimana Svizzera – Soletta 19 ottobre – 2 novembre 1946

I prodotti esposti sulle vetrine munite di questo cartello ufficiale sono prodotti Svizzeri

(Sul retro ci sono 12 articoli quali condizioni e definizioni)

Cordialmente

Biasca , 26.03.2015

Valerio De Giovanetti (I VERDI Lista 5 Candidato no 26)

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Anche con il collegamento A2-A13 non si è rispettato il desiderata della popolazione ticinese.

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Articolo pubblicato sul Giornale del Popolo oggi (23.03.2015)

http://www.gdp.ch/rubriche/parola-ai-candidati/a2-a13-non-si-e-rispettato-il-volere-del-popolo-id67117.html

Nel 2007 Il popolo ticinese, respingendo il credito, ultima arma politica per fermare lo scempio sul Piano di Magadino ha bocciato di fatto il progetto della Variante95 e direttamente, visto che era sempre l’argomento della campagna elettorale, ha promosso di fatto e voleva in alternativa la Panoramica 51-73. Dimostrazione che su tutto il Piano di Magadino, moltissime balle di fieno recavano la scritta – Panoramica subito! Questo slogan: ha di fatto premiato a pieni voti il tracciato collinare come collegamento viario tra la A2 e la A13.. Il rigetto del credito è stato voluto in quanto la gente ha visto nella Panoramica il percorso migliore e che costava molto meno e di piu’ facile e rapida esecuzione. Inoltre questa alternativa alla V95 mette al meglio in collegamento i tre poli del Ticino. Ossia il Sottoceneri con il Bellinzonese ed il Locarnese e non intacca il Piano di Magadino, lasciandolo all’agricoltura.

Se la Politica avesse recepito il giusto messaggio ed applicato la volontà popolare oggi, a distanza di quasi 8 anni, potremmo già transitarvi ed avremmo eliminato quel continuo caos sul PdM. Quindi che i responsabili facciano mea-culpa e nessun rimando ad altri, tantomeno a Berna. In questi 8 anni sono stati “creati” ulteriori progetti ipoteticamente condivisi, buttando dalla finestra diversi milioni in nuove proposte per arrivare a presentare un tracciato che ha fatto lievitare il costo del collegamento dai 350 milioni previsti per la V95 ai 1200 milioni per il progetto trasmesso a Berna. Questi progetti hanno di fatto rimandato alle calende greche la problematica collegamento.

Al che, anche la Berna Federale, sicuramente con questa impennata di costi, aggiunto ad altri problemi finanziari ed alla non accettazione dell’aumento della vignetta, il progetto ticinese è stato messo in letargo. Se poi aggiungiamo che anche i Locarnesi, sono lungi dal mettersi d’accordo ed alquanto assenti sul tema e che il nostro Governo non è tanto interessato alla problematica malgrado i proclami, dimostrazione ulteriore che è sempre pendente una mozione del leghista Giancarlo Seitz datata 14.10.2013, e dal titolo eloquente “Anno 2007 PANORAMICA 51-73 – SUBITO! Questo chiedeva la gente del Piano di Magadino “ Cosa possiamo affermare?

Cari Politici non mi sembra sia questa l’espressione di rispetto della volontà delle nostra gente!

Personalmente sarei piu’ indirizzato ad una realpolitik. Maggiormente attento e nel rispetto del desiderata del cittadino che vota e ad una politica basata piu’ su di una concreta pragmaticità e su questioni pratiche.

Se vogliamo possiamo comunque subito rimediare riprendendo la Panoramica 51-73 con il dossier portato a conoscenza di Berna e Bellinzona e che è già un valido ed approfondito avanprogetto e fra 5 anni dall’’approvazione si potrà chiudere questa eterna storia e muoversi piu’ celermente con soddisfazione di tutti.

 


Secondo tunnel stradale del Gottardo- i motivi del No.

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Articolo apparso su tio.ch il 19.03.2015

http://www.tio.ch/News/Speciali/Cantonali-2015/1023350/Secondo-tunnel-stradale-del-Gottardo–i-motivi-del-No-/

Perché i fautori del Si, raccontano solo mezze verità!

Unico motivo plausibile per votare Si è il fatto che si evitano scontri frontali. Essendo i limiti di velocità di 80 km/ora lo scontro frontale sarebbe come andare contro un muro a 160 orari.. Ma avete già percorso la super strada (??? Che è una strada normale senza protezione tra le due corsie) Stabio Mendrisio ?

Per chi non lo sapesse vi segnalo che il limite di velocità è di 100 km/ora. Detto cio’, in caso di scontro frontale è come cozzare contro un muro a 200 all’ora. E questa strada non è quindi pericolosa?

-Mi permetto porre inoltre alcune riflessioni ed una alternativa . Non abbiamo i soldi per gli anziani e le famiglie con difficoltà economiche. Non abbiamo soldi per trovare un’occupazione ed impieghi ai giovani. Non abbiamo soldi da investire per le nuove tecnologie e le nuove Start-up.

Ma vogliamo investire piu’ di 3 Miliardi in un inutile secondo tubo a favore dell’Europa (sono loro i maggiori usufruitori) che ci bistratta in tutti i modi?. Vogliamo fare lavorare solo l’Europa in questo secondo traforo alpino in quanto nessuna nostra impresa locale ha le tecnologie per appaltarsi i lavori?

I nostri bisnonni, politicamente piu’ avveduti, per finanziare il traforo ferroviario, 150 anni orsono, hanno chiesto ed ottenuto finanziamenti dai paesi confinanti. Da noi, nessun politico ha chiesto all’Europa di contribuire al finanziamento. Lo posso affermare avendo ottenuto questa conferma da nostri politici a Berna. Quindi,…..abbiamo già pagato il primo tunnel e vogliamo pagare anche il secondo? Ma scherziamo! Altra “grave” affermazione dei fautori del Si visto che scrivono ed affermano che le colonne verranno eliminate ai due portali. Chi sa spiegarmi, come possono sparire le colonne se mantieni la struttura attuale del traffico? Ossia autostrada a due corsie di marcia e restringimento ad una entrando in galleria .sempre e secondo i fautori del Si. Quindi siamo ad una gravissima bugia in quanto , ad opera conclusa verrà, come logica impone, aperta a due corsie di direzione.

La mia piu’ interessante soluzione, attrattiva sotto tutti i punti di vista e con un costo di meno della metà, è l’apertura tutto l’anno della strada del passo del Gottardo , con la creazione di gallerie artificiali. Soluzione fattibile anche da uno studio fatto dall’USTRA che ho esaminato a fondo. Questa soluzione, oltre a dare lavoro alle nostre imprese locali, aggiunta ad altre proposte già esposte ma precisero’ in un’ altro scritto, rendono l’opera attrattiva sotto diversi aspetti, turismo compreso..


Terreno ex-Monteforno Bodio/Giornico

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dai Media di oggi 26.02.2015. Il terreno che non è inquinato ma contaminato o viceversa (come per dire che non é la stessa cosa di fatto) per bonificarlo sembra che il 10% sia a carico del ct. Ticino ed il 90% a carico della Confederazione. Sempre quindi il cittadino che paga! Ma la legge non specifica che é il proprietario che dovrebbe pagare o chi ha inquinato?
Sullo stesso terreno dovrebbe sorgere l’area Multiservizio, dosaggio  e centro di controllo per i TIR. Progetto in stand-by da quasi 10 anni.
La variante due per il risanamento dal tunnel stradale del San Gottardo prevede anche  aree di carico di Tir e macchine (tra Biasca e Leventina)
Ma perché non é stato previsto e/o si puo’ prevederne il carico direttamente a Giornico in quello spazio,  anche per il fatto che la zona é già provvista di un raccordo alla linea FFS?. E’ questa ottimizzazione? E’ qeusta visione dei progetti? Gestione oculata dei soldi del contribuente?

PETIZIONE – AVS — –Vogliamo AGEVOLARE i nostri pensionabili?

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alain.berset@gs-edi.admin.ch

Lodevole

CONSIGLIO FEDERALE

Palazzo Federale

Sig. Alain Berset

3001   B e r n a

 

P E T I Z I O N E – (Con invito a valutare e prendere posizione)

 AVS — Un’assicurazione obbligatoria per tutti. –Vogliamo AGEVOLARE i nostri pensionabili?

__________________________________________________________________________

L’assicurazione vecchiaia e superstiti, AVS, è il pilastro più significativo della previdenza sociale in Svizzera.   – http://entwicklung-ahv.ch/it/

Con le rendite di vecchiaia essa sostiene gli assicurati che intendono ritirarsi dalla vita lavorativa, consentendo loro una quiescenza tranquilla dal punto di vista finanziario. Le rendite per i superstiti intendono evitare che alla sofferenza umana provocata in famiglia dalla morte di un genitore o del coniuge si aggiunga anche una situazione di difficoltà economica.

Una volta raggiunta l’età AVS (64-65 anni), la rendita di vecchiaia non viene corrisposta automaticamente dal mese seguente.

Chi desidera percepire la rendita di vecchiaia deve presentare domanda presso la cassa di compensazione. Si consiglia di presentare la domanda da tre a quattro mesi prima del raggiungimento dell’età pensionabile. In assenza di una domanda scritta le casse di compensazione non possono conteggiare né corrispondere alcuna prestazione. I moduli per la presentazione della domanda sono disponibili presso le casse di compensazione e le loro agenzie

La richiesta per l’ottenimento di una rendita di vecchiaia o per superstiti deve essere presentata presso l’ultima cassa pensione alla quale negli ultimi tempi sono stati versati i contributi AVS.

I richiedenti con residenza all’estero possono ottenere maggiori informazioni (vedi sito ufficiale) -(fonte sito Ufficiale Federale AVS)

Rileviamo pure che chi chiede una prestazione deve fare domanda secondo l’art. 29 della legge sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA) e per l’AVS si applica l’art. 67 OAVS.

Ma visto che il mio intento, ed è lo scopo del mio scritto, è snellire la burocrazia accellerando le facili procedure come la politica cerca di voler attuare, ed agevolare nel contempo i pensionandi

 

Chiedo pertanto al Consiglio Federale, onde agevolare i nostri pensionandi che:

 Considerando che il cittadino “normale “ ha pagato per 45 anni, in automatico, i contributi AVS, e dal momento che risulta già censito presso le varie casse di compensazione AVS, riceva in automatico, senza presentare lui domanda presso la cassa di compensazione, una comunicazione che gli conferma il diritto al ritiro della sua prestazione AVS per raggiunti limiti d’età.

Dal momento che teoricamente potrebbe optare anche per un ritiro posticipato, con il preannuncio del suo diritto gli venga mandato il questionario se desidera il ritiro immediato al compimento dei 64/65 anni o procrastinarne lo stesso a data successiva. Questionario comprendente pure la domanda per le informazioni e per il successivo versamento dei contributi (banca e numero di conto).

Questa semplice e facile modifica snellirebbe sia la burocrazia amministrativa federale, ed agevolerebbe di molto il cittadino in quanto, pochi sanno che compete a Lui di annunciarsi per poter disporre di questo sacro santo diritto pensionistico acquisito con gli anni.

Con stima saluto molto cordialmente

De Giovanetti Valerio


L’USTRA la vede giusta, come MontagnaViva e Valerio De Giovanetti

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Da Tio del 30.05.2012

Germano Mattei, coordinatore Gruppo di MontagnaViva

Care e cari amici di cordata per un Ticino diverso e di vita per la Montagna tutta, da un anno MontagnaViva cerca di far passare il messaggio di aprire il Passo del San Gottardo tutto l’anno, un alternativa veloce e agevole alla bega pluridecennale che si paventa per il raddoppio – pur necessario per puri motivi di sicurezza – del tunnel autostradale. Appelli senza nessun seguito, nessuna attenzione da parte della miope ufficialità, diniego dei politici cantonali e federali, articoli snobbati e non pubblicati dai media scritti e parlati e sic non diciamo oltre.

Mi pareva di aver le traveggole nel leggere lunedì sera al rientro dalla Valle di Peccia il SMS di Valerio De Giovanetti, che mi informava della proposta dell’USTRA di stanziare 250 mio per la strada del Passo. In realtà ce ne vogliono il doppio, ma è almeno l’inizio di un’apertura ufficiale sul tema sin qui tabù “dell’apertura annuale del Passo”, apertura di una nuova strada di dibattito per una soluzione veloce, affidabile e realizzabile in tempi contenuti. Dimenticavo, dando lavoro alle nostre Ditte delle valli e del Ticino e non ai consorzi internazionali in odore di “m……” dei grandi appalti! Ben venga questa decisione e soluzione vicina alla e gente e ai suoi bisogni. È d’altronde segno del momento di totale sbandamento e confusione politica che vige ne nostro cantone nel venir a sapere che Bellinzona, quella ufficiale, non ne sapevano di nulla?! Tanto di ambasciatori a Berna, Deputazione ottusamente monotematica, ecc., ecc. Ma quante balle ci raccontano sta gente! Quindi di questa stregua anche la futuristica Stazione Ticino sul Piano di magadino è fattibile e può ritornare d’attualità: il servizio metropolitano per il Ticino del 2050, in pochi minuti nelle città urbane del piano e poi su su sin alle Valli.

Il Ticino che si avvicina anche nei servizi nel far rivivere quel che è l’80% del nostro territorio. Un altra proposta e rivendicazione di MontagnaViva, checché ne dica Sergio Morisoli che forse ha i terreni ove dovrebbe sboccare la galleria a nord della Riviera (vedi sua dichiarazione sprezzante sull’oggetto Stazione Piano di Magadino alla trasmissione RSI di 60 minuti sulle aggregazioni).

Ma veniamo al Passo del Gottardo, amici mi hanno detto che è impossibile aprire tutto l’anno. Ma sono già andati al Sempione, che non ha nulla di diverso del Gottardo, ove si transita da decenni ogni giorno e per 365 di questi giorni? Per me è chiaro il futuro dal 2016 sta negli autocarri su rotaia – tunnel di base AlpTransit e dorsale ferroviaria del Gottardo risanata – e traffico leggero attraverso il passo alpino. Sul tema vi è anche una interpellanza pendente al Consiglio di Stato da parte del deputato Giancarlo Seitz. Vedremo la risposta, ora di grande attualità e di interesse per tutti e non solo per noi poveri visionari. Per il momento un’altro de nostri temi basilari si fa strada e non mi si dica che abbiamo le mani in pasta in quel di Berna, sarebbe veramente grossa e un grande onore essere così influenti.

È una piccola vittoria anche per l’ex senatore Dick Marty, che vede uno sbocco a quanto aveva iniziato nel 2001 con la azione parlamentare.
Vediamo ora il seguito, io sono sicuro che la giusta strada è ora imboccata e bisogna seguirla e un po’ oliarla.


SEMISVINCOLO – dovuta precisazione a Fraschina deputato in GC da “il mattino” alludendo al collegamento A2-A13

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Lettera del 3 Aprile 2012

Voglio ringraziare il deputato in GC della Lega Fraschina in quanto mi permette di ritornare a parlare del collegamento A2-A13 in seguito al suo articolo apparso sul mattino di domenica con un titolo roboante: “Semisvincolo: impariamo dal passato. .” e dove, nella prima parte si permette di affermare che il progetto Panoramica 51-73, collegamento viario A2-A13 essere un progetto mai stato studiato e di uno specchio per le allodole volto ad affossare qualsiasi possibilità di collegamento. Niente di piu’ falso. Il Progetto è proprio nato , studiato e valutato pensando al passato e proprio per il rispetto dei nostri Avi che poco piu’ di 100 anni fa avevano bonificato il PdM per permetterci anche di coltivarlo.

Voi Politici volevate creare un’autostrada avendo la possibilità di percorsi alternativi molto piu’ validi e meglio studiati? Chi non vuole imparare dal passato? Personalmente è un offesa definire “specchio per le allodole” lo studio durato anni per giungere alla presentazione di un dossier composto da 72 pagine con tutte le relazioni architettoniche e ingegneristiche atte alla realizzazione e valutazione del progetto. Documentazione da anni depositata a Bellinzona ed a Berna.Unica cosa che posso confermare a Fraschina è proprio che non si è mai discusso con i Promotori su questo Studio e tantomeno siamo stati chiamati dalla Commissione incaricata di elaborare le varianti. Perché? Forse perché arriva “dal basso”?

Mai interpellati dalla Politica/ Cantone a discutere il progetto, mentre che dei professionisti, la scuola superiore di architettura di Rapperswill già nel 2003 ha inserito in un loro studio di Master, sul PDM il tracciato della Panoramica dopo un nostro incontro?

Queste sono domande da farsi caro Fraschina senza…allodole!

Quindi non posso accettare che la Panoramica 51-73 venga definita “specchio per le allodole” , offendendo uno studio serio e valido e riferendosi al nuovo svincolo di Bellinzona.

La mia personale opinione sullo svincolo. Necessario, utile, ma non in quella forma, struttura e spreco di terreno agricolo con la creazione di un posteggio a lato del fiume e barriere foniche , creare dei bus, tipo Lugano, che dal posteggio andrebbero in centro, ma stiamo scherzando? A 300 metri abbiamo il posteggio via Tatti, basta crearvi un ampio autosilo, con due piani interrati e 6 sopra, che, parte affittato a privati o venduto e prezzi onesti potrebbe risolvere il problema in modo corretto, onesto e rispettoso di tutto per l’agglomerato di Bellinzona.

Trovo comunque strano che ci sia un preavviso favorevole per lo svincolo dell’ex-Birreria quando per La Panoramica la creazione dello svincolo sul Ceneri non era “permesso” (?) per la troppa vicinanza tra gli svincoli di Bellinzona Sud e Rivera !

Miracoli della Politica o memoria che fa difetto?

 


Aggregazione . Biasca, Iragna, Pollegio

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Aggregazione . Biasca, Iragna, Pollegio –Vogliamo correre assieme con un …SI. ?

Da sempre convinto che è l’unione che fa la forza anche in questo caso voglio crederci che possa essere cosi’ e quindi il Si deve essere messo nell’urna.

Comunque il mio SI è condizionato o meglio subordinato alla SPERANZA che il Politico sappia veramente cogliere le opportunità offerte da un’ aggregazione. La speranza è che si voglia veramente FARE per il Comune e non solo un calcolo di colori politici. Purtroppo la nostra mentalità politica-ticinensis contempla in primis la fede partitica e la ripartizione nuova dei colori politici futuri. Questo è il primo freno che ostacola le aggregazioni. Un esempio concreto di non aggregazione “voluta”lo si potrebbe ben rilevare nel Locarnese. Chi sa indicare con precisione e senza l’ausilio dei cartelli segnaletici, dove si trova il confine tra Locarno, Muralto e Minusio? Non sarebbe dovuto essere il primo comune ticinese a fusionare anche per il solo fatto che il Ministro responsabile a suo tempo era Locarnese ? Perché non lo si è fatto ancora?

Un altro freno sono le nostre origini arcaiche di lontana memoria. I tempi sono cambiati, proviamo a pensare un pochino piu’ in grande. Quindi perché non unirsi e con le forze migliori lavorare meglio?

Importante è trovare le persone politiche giuste al momento della votazione. Persone che veramente lavorano per il nuovo comune e con PROGRAMMI precisi . Cosa vogliono ed intendono fare e CONCRETIZZZARLO, ma non solo in campagna elettorale

Tornando al mio comune di Biasca che SI stà aggregando con Iragna e Pollegio, rimane il rammarico della non partecipazione degli altri comuni Rivieraschi e della bassa Leventina, come pure è un peccato che non ci si sia allargati anche al nuovo comune di Serravalle. A quel punto SI che avremmo avuto un Polo nelle Tre Valli!

Il programma informativo sull’aggregazione e   trasmesso alla popolazione, tranne il titolo roboante , “facciamo battere il cuore dell’alto ticino” non dice sostanzialmente niente di concreto e cosa si vuole veramente fare, troppo vago ed ovviamente non è propriamente invitante alla decisione per il SI piuttosto che il No.

Giovedi 19 si è tenuta l’ultima serata informativa in merito al’aggregazione dei tre Comuni . La serata, seppur moscia, ha portato alcuni spunti interessanti e le principali critiche ma alcune fondamentali, indirizzate al municipio di Biasca. Problematiche varie che si discutono in comune da anni e senza ancora una soluzione. Come la casa Anziani, il Centro Servizi /Arsenale, La protezione civile, la stazione FFS, la zona industriale,…… Colpa solo del Politico o anche dell’egoismo del Cittadino? Mancanza di trasparenza politica e condivisione con la popolazione, o debolezza politica? Inefficienza amministrativa o altro?

Quanti treni si sono persi, oltre che i sussidi? Voglio solo citarne uno e relativo all’ultima notizia dai Media. Cinque anni per capire che la ristrutturazione della Casa Anziani a Biasca non era economicamente interessante, non sono mica troppi? Nell’ottica aggregativa perché non indirizzarsi ad un terreno pregiato a due passi, nel comune di Pollegio, creando una nuova struttura funzionale a tutti gli effetti., e contattare la Curia che sicuramente metterebbe ben volentieri a disposizione il terreno dell’ex- collegio S. Maria. Sono circa 30/m mq di terreno pianeggiante e con un grosso vantaggio che dietro abbiamo la montagna e che ci si potrebbe innalzare un domani , ampliandosi senza intralciare nessuno. L’attuale sedime della casa Anziani , posizione bellissima, perché non metterla sul mercato e magari un valido imprenditore la potrebbe acquistare per crearvi un albergo?

Comunque il principio del SI all’aggregazione non dovrebbe essere messo in discussione

Valerio De Giovanetti – Biasca


M U S E O D E L T E R R I T OR I O

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Biasca 23 marzo 2010

 

M U S E O   D E L T E R R I T OR I O

Condividere la miglior soluzione

Non solo strategia elettorali

Essendo un “proponente” per una nuova possibile e fattibile ubicazione del nuovo Museo Cantonale del Territorio vorrei rispondere all’amico Franco Celio, deputato in Gran Consiglio in merito al suo scritto del 22 marzo sul Corriere.

 

Corrisponde al vero, come scrive Franco, che il Museo era stato promesso a livello politico a Locarno. Ma pochi sanno o si ricordano che questa promessa é stata fatta nel lontano 1953 (millenovecentocinquantatre), ossia 57 anni or sono!. Data precisata dall’On. Borradori lo scorso 13 marzo all’assemblea dell’associazione Archeologica Ticinese tenutasi a Giubiasco.

Altra precisazione, sempre dell’On. Borradori e sempre nello stesso contesto, la grande sua delusione in quanto Locarno, lo scorso anno, ha declinato la già definita possibile ubicazione del Museo (ex- Scuole) a favore della casa del Cinema, rimettendo cosi’ in discussione la sua ubicazione. Personalmente interpreto quindi lo scarso interesse di Locarno a tale struttura o lascio ad altri la libera interpretazione.

Che potenziale turistico/culturale abbiamo perso in questi 57 anni? Non esiste anche il pericolo di perdere i crediti già concessi e sussidi promessi perché caduti in prescrizione?

Come scrive l’amico Franco anche se l’ubicazione Locarno fosse “cresciuta in giudicato” nessuno lo esclude ma, se dopo 57 anni , e dopo diversi Municipi e municipali a Locarno non si é mai arrivati alla realizzazione, anche un “progetto” ha i suoi termini di legge per essere realizzato e poi “decade” per decorrenza dei termini. Anche il Codice delle obbligazioni, ti obbliga a conservare i documenti per 10 anni, dopo questo termine non ha piu’ valenza giuridica la non conservazione.

 

Quindi la mia proposta suggerita al Governo Ticinese ed al Municipio di Biasca per risolvere le rispettive “vertenze” quale ideale ubicazione del Museo, l’Ex- Arsenale Federale di Biasca è

e volta in questo senso. Basta perdere del tempo. Realizziamolo una volta tanto questo benedetto Museo. Non perdiamo piu’ tempo. Tutti i problemi risorgono a scadenza quadriennale, nelle vicinanze delle votazioni e nelle varie campagne elettorali. Poi…….. silenzio per altri 4 anni!

Idem con il collegamento A2-A13.

Perché ho suggerito l’ex-Arsenale di Biasca?

Per la sua posizione centrale di Biasca. Ubicazione ben conosciuta ed apprezzata dai Ticinesi per la sua Storia, il valore architettonico ed urbanistico degno di protezione e valorizzazione e di interesse Cantonale . Struttura composta da 9 immobili su una superficie di ca.20’000 metri quadri, opera negli anni ’40 degli architetti Rino Tami, Augusto Jaeggli e Bruno Brunoni. Struttura commissionata dalla Confederazione durante la seconda guerra mondiale anche per combattere la crisi economica e realizzata interamente in loco con materiale del posto.

La sua particolare ubicazione e struttura ti permette di crearlo anche in modo modulare insediandovi molti elementi a cui ci si vuole rivolgere e, non da ultimo, ti permetterebbe di ampliarlo, se del caso.

Quindi la mia proposta non é solo un “campanilismo” ma una concreta e seria valutazione , condivisibile e seria, disponibile da subito e con relativamente minor costi d’investimento e con un validissimo impatto anche all’economia locale.

Vogliamo e si parla sempre piu’ di Città Ticino e decidiamo di “ghettizzare” la cultura solo al Locarnese come scrive l’amico Franco!

Apriamoci e valutiamo alla Grande il nostro stupendo Ticino e comunque vediamo di “fare”, smettiamola di produrre solo parole e progetti sulla carta. Vogliamo piu’concretezza.

La locomotiva Ticino non puo’ e non vuole piu’ aspettare solo la….. politica.

Valerio De Giovanetti – Biasca

Ideatore della “PANORAMICA 51-73

Collegamento A2-A13

 


LOTTA ALLA “CICCA SELVAGGIA”

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Lotta alla “cicca selvaggia” da il caffè del 05.09.2010

 

Prendo lo spunto dall’articolo apparso su “Il Caffe” che riguardava le cicche ( mozziconi di sigarette) sparse ovunque nel cantone e sulla necessità di trovare contromisure efficaci. Ovviamente condivido al 100% quanto riportato nell’articolo, in particolare quanto dichiarato dal signor Alberto Polli dell’Associazione svizzera non fumatori che sollecita una politica più rigida di “tolleranza zero” contro quei fumatori che nonostante gli avvertimenti e le campagne di sensibilizzazione continuano con spiccata inciviltà a gettare ovunque i mozziconi e a far pagare i costi della pulizia anche a chi non fuma. Inciviltà che crea un sempre maggior degrado e senso di sporcizia e di non rispetto verso la natura ed il prossimo. Io stesso avevo sollecitato nel 2003, con una petizione, il divieto assoluto di fumo nelle strutture sanitarie e che ha poi portato al divieto anche nei ristoranti. Detto questo volevo sottolineare che oltre i casi citati ne esistono altri e vorrei segnalarne uno che mi pare emblematico del degrado creato dai mozziconi di sigarette. Un caso che avevo pure già segnalato al signor Polli ed ai diretti responsabili. Avete notato i binari delle Ferrovie nelle stazioni? Una vergognosa sporcizia, vanno leggermente meglio le fermate dei bus. Parlo proprio dei mozziconi accumulati tra la ghiaia sui binari della stazione. Il viaggiatore aspettando il treno fuma la sigaretta, altri scendono dal treno nella fermata per fumarsi rapidamente la “paia” e,… la cicca? Ovviamente sui binari! E le Ferrovie dormono, non puliscono i binari in quanto è davvero difficile farlo se non utilizzi l’aspiratore. Perché le Ferrovie non vogliono posare grandi posacenere, ben marcati, in un solo punto e nei vari marciapiedi? Uno “smoking-point”, punto d’incontro dei fumatori con posaceneri ben rimarcato? Invito già tentato di segnalare ai responsabili con scarso successo. Preceduta da una campagna di sensibilizzazione, dopo la posa, ai trasgressori, visto che la legge te le permette già oggi, dopo un primo ammonimento, si passa alla contravvenzione. Cosi facendo si arriverebbe sicuramente a migliorare questo degrado e mancato rispetto verso il prossimo. Stesso discorso bisognerebbe farlo per le stazioni di fermata dei bus, meno sporche perché giornalmente passano gli operai del Comune a pulire e non avendo la ghiaia che impedisce di pulire bene. Reputo personalmente che questi siano i punti dove sistemare i posacenere e non soltanto nella via Nassa o in altre vie centrali delle nostre città. Il turista passa anche per le stazioni e non è che sia proprio un bel biglietto da visita.

 

Valerio De Giovanetti – Biasca   59 anni   – consulente finanziario –


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Leuthard - risposta 4.11.09 -mia amnistia 04.2009


Mini – AMNISTIA FISCALE AI RISPARMIATORI

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Onorevole

Doris LEUTHARD avv.

Consigliera Federale

Dipartimento Federale Economia

Palazzo Federale

3000   Berna

 

AMNISTIA FISCALE AI RISPARMIATORI fino alla concorrenza

di Fr. 300/m (??)e limitata alla partita fiscale anno 2009. (che allestiremo nel 2010)

Su Averi depositati in Banche e Posta per contribuenti domiciliati o dimoranti in Ch

e per partita fiscale.

Per imposte Federali con invito ai Cantoni + Comuni ad accettarla ed applicarla

Egregio Onorevole Avv. Leuthard

 

Diversi mesi orsono, onorevole Leuthard, aveva invitato i risparmiatori svizzeri a NON RISPARMIARE ma immettere i propri risparmi/capitali nell’economia per incentivarla.

Idea non male ma un tangibile appoggio deve arrivare anche da Berna ed i Cantoni dovrebbero dimostrare di favorire questa sua (di allora) proposta.

Come Lei ben sa, e tutti noi sappiamo, nella mentalità dello Svizzero, il risparmio é la fonte principale di pensiero al futuro. E la gente pensa al futuro accantonandosi gradatamente dei risparmi, frutto della propria attività lavorativa e che in massima parte non sono magari nemmeno dichiarati al fisco. Non di provenienza illecita ma semplicemente accantonati per garantirsi in un futuro una maggior libertà ed indipendenza economica e di movimento.

E questo lo posso certificare e garantire in quanto ho 37 anni di esperienza bancaria e sempre al fronte. Trattasi di soldi puliti, niente di illegale e che la/le Banche ha/hanno già fatto la dovuta „due diligence“, e le tasse sulla loro provenienza sono già state pagate all’origine. Quindi capitali „accantonati“ per un futuro di libertà (chiamiamolo con un termine economico………… un quarto pilastro).

Di questa mia idea di scriverle personalmente, non essendo in politica, ho cercato, proposto, discusso con persone piu‘ addentro nei meandri della stessa e anche per scriverle immediatamente subito dopo la sua suggestione. Purtroppo questi miei contatti non hanno avuto un seguito anche se l‘ idea é stata da tutti vista molto valida motivo per cui mi permetto di scriverle solo ora ,a titolo personale, e „peccato“, a diversi mesi di distanza.

In sintesi la mia proposta, sicuramente già valutata da voi é molto semplice.

Onde incentivare l’economia e far utilizzare i propri risparmi al „risparmiatore“ proporre ed accettare sia a Berna che nei Cantoni e Comuni, immediatamente l’AMNISTIA FISCALE per i Risparmi depositati presso Istituti riconosciuti alla raccolta di fondi. (Banche, Posta) e per un capitale massimo , per partita fiscale, fino a fr. 300/m (???)e con l’invito a „spenderli“ nella nostra economia svizzera ad esempio per migliorare le proprie abitazioni o per acquistare un immobile, ecc…

Sostanzialmente chi dichiara al 31.12.2009 il proprio conto, non annunciato precedentemente, non incorre in nessuna procedura per sottazione d‘imposta.

Unica condizione é che questo/questi conto/i, al 01.01.2009 non aveva un saldo superiore all’importo proposto nell’amnistia (fr. 300/m -???-)

Gli interessi di tale capitale verranno regolarmente inscritti nei redditi „normali“ e regolarmente tassati come proventi di capitale dell’anno corrente e senza ulteriori domande.

Quindi se il risparmiatore svizzero volesse fare degli acquisti con questi soldi non dichiarati precedentemente, ora, con la crisi finanziaria e la paura di perdere il capitale, a seguito della cattiva gestione dei manager, magari si sente incentivato ed investe concretamente………..e magari nel mattone e senza incorrere in procedure di sottrazione d’imposta. Spende, non risparmiando, come é/era il Suo desiderio, On. Leuthard, ed anche inteso ad incrementare la nostra economia svizzera.

Riassumento il concetto:

 

Cittadini Svizzeri …     NON RISPARMIATE… AIUTATE L’ECONOMIA svizzera

Berna, DFE –   ….         AMNISTIA FISCALE totale per il risparmio (Bancario-postale)

Capitali i cui interessi sono soggetti alle imposte.

Fino alla concorrenza di fr. 300‘000,.. (???)- Saldo al 01.01.2009

Per una sola partita fiscale del contribuente iscritta nella dichiarazione fiscale

del 31.12.2009

Validità – imposte Federali ed invito ad accettarle ai Cantoni e Comuni

Sperando che il mio scritto sia ben compreso, rimango comunque ed ovviamente a disposizione per eventuali approfondimenti e La saluto molto cordialmente.

Con stima

Valerio De Giovanetti

 

ottenendo risposta il 04.11.2009Leuthard - risposta 4.11.09 -mia amnistia 04.2009

 

 


IL COLLEGAMENTO A2-A13, LE VARIANTI E IL PROTOCOLLO DI KYOTO

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Da : Corriere del Ticino di sabato 7 febbraio 2009   (Locarno pagina 19)

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TRIBUNA LIBERA
IL
COLLEGAMENTO A2-A13, LE VARIANTI E IL PROTOCOLLO DI KYOTO

 VALERIO DE GIOVANETTI * ( Ideatore della variante «Panoramica» 51-73).

Sicuramente vi chiederete cosa c’entra il col­legamento viario A2-A13 con il trattato di Kyoto, l’accordo che – come noto – per il pe­riodo 2008/2012 prevede l’obbligo di operare una riduzione non inferiore al 5% delle emissioni di elementi inquinanti, rispetto ai livelli registrati nel 1990, considerato come anno base. La rispo­sta la rimando in coda a questo scritto, a dimo­strazione che lo studio sul collegamento auto­stradale del Locarnese è anche profondo, scien­tifico, realizzabile ed interessante dal profilo eco­nomico. Questo mio ennesimo intervento sul te­ma si collega al recente articolo di Edo Bobbià (vedi il CdT del 31 gennaio), da anni deputato in Gran Consiglio e Direttore della Ssic-Ticino.
Purtroppo, come è oramai prassi consolidata, an­che in questo scritto si arriva alle solite minacce e ai ricatti, incolpando il povero popolo ticinese di essere litigioso perché non ha accettato quanto il politico voleva imporre, ovvero la «Variante 95». Se questa ipotesi di tracciato è stata bocciata, e se non si è mai arrivati ad una soluzione concre­ta, la colpa è tuttavia da ricercare solamente al­l’interno del mondo politico nostrano. Un mondo, nel quale le problematiche stradali vengono ri­prese solo a scadenze quadriennali e nell’immi­nenza delle votazioni. Sostanzialmente, il 30 set­tembre
2007 il popolo ticinese ha detto «no» alla distruzione del Piano di Magadino a danno del­l’agricoltura, ed altrettanto palesemente ha aval­lato il collegamento montano secondo l’opzione della «Panoramica».
Un punto sul quale concordo con Edo Bobbià, in­vece, è l’idea che il Gruppo di lavoro creato dal Governo – all’indomani della votazione – stia la­vorando sì molto bene, ma davvero in modo trop­po soft. Anche questo, ahimè, fa parte di una stra­tegia: è un atteggiamento voluto, e – come affer­ma benissimo il granconsigliere – prelude a quan­to avverrà sicuramente: ovvero, l’imposizione del collegamento secondo la «Variante ‘98».
Bobbià, nel suo scritto, afferma pure testualmen­te: «l’unica via d’uscita la vedo (ed è duro per me ammetterlo) nell’intervento diretto della Confe­derazione, e per essa dell’ Ufficio nazionale delle strade. Con procedure dirette, ancorché rispettose delle leggi e con la forza di chi paga». Queste pa­role, per il sottoscritto, sono già l’anticipazione di cosa la politica arriverà ad imporre – come del re­sto avevo già ventilato, nell’ottobre 2007, subito dopo la bocciatura della V95. Ma io mi chiedo: vogliamo forse concludere che il popolo ticinese deve essere messo sotto tutela, per incapacità di discernimento? Personalmente, non condivido
una simile impostazione del discorso.
La variante Panoramica 51-73 è giunta sui banchi dei politici già nel 2002.

Quanti politici, da allora, si sono impegnati a contattarmi per valutare il progetto? Nella seduta di Gran Consiglio del mar­zo 2003, la mia proposta aveva creato un interes­sante dibattito. Tanto interessante, che nella vo­tazione con la quale venne deciso di optare per la ‘95, circa un terzo dei parlamentari – che aveva­no valutato positivamente il mio tracciato colli­nare – proposero di rimandare la decisione alla nuova Legislatura, per approfondire il tutto.
E allora, perché la politica – dal 2002 a oggi – non mi ha mai avvicinato, nonostante l’esistenza di un progetto di 70 pagine trasmesso a Berna, al Di­partimento competente, e da me consegnato per­sonalmente anche a Marco Borradori? Ai politici – e anche alla task force creata per dare un con­tributo al rilancio rapido dell’economia – vorrei quindi suggerire, e mi scuso se prendo alla lettera il consiglio di Edo Bobbià, di attribuire sì un man­dato diretto, ma a chi ha già studiato il percorso montano. Passiamo immediatamente dal proget­to di massima esistente al progetto operativo, ca­ri politici, e fra circa 6 anni si potrà già circolare sulla nuova strada: la Panoramica. Il tutto, senza sprecare ulteriori fondi pubblici con altri studi!
Non elencherò tutti i vantaggi del collegamento collinare rispetto a quello sul Piano: chi è interes­sato, può trovare la documentazione completa sul sito www.de-giovanetti.com/panoramica. Mi per­metto solamente di ricordare – in conclusione e per ricollegarmi al titolo di questo intervento –, il risparmio ambientale annuo che otterremmo, pa­ri a 32 milioni di chilometri in meno percorsi dal­le auto dei pendolari, con un minore consumo va­lutabile in 1,92 milioni di litri di carburante. Una riduzione, che significherebbe minori emissioni per circa 6.400 tonnellate annue di anidride car­bonica, e qui torno al trattato di Kyoto. Infatti, questa quantità di gas serra – secondo la tabella rilevabile sul sito my Climate (www.myclimate.ch) – costa alla Svizzera, in caso di mancato rispetto del trattato, circa 742 mila franchi l’anno sotto forma di compensi interni o 249 mila per compen­si in Paesi in via di sviluppo. Il che si traduce in ulteriori costi supplementari ed annuali a carico della collettività, che nessuno studio ha ancora considerato. Non resta che sperare che la politica sappia considerare anche questo aspetto del pro­blema


Panoramica 51-73 – Piano Wahlen – risposta a Cereghetti

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Panoramica51/73 -Variante 95: Valerio De Giovanetti risponde indirettamente a Cereghetti. Il politichese mi stuzzica troppo

Agosto 14th, 2007

Non vorrei rispondere direttamente al sig. Cereghetti persona che stimo, ma il suo scritto, ben fatto, ben condito di politichese mi stuzzica troppo.
Penso che Cereghetti, oltre a non conoscere la Panoramica 51/73, non conosca abbastanza bene nemmeno la ‘95. Forse le persone che lo hanno informato non l’hanno ben orientato su molti particolari ancora da studiare della ‘95. (Svincoli vari, a nord, a sud, sul percorso, come si attraversa la ferrovia, quanto terreno verra’ “rubato al piano” , non esiste un impatto ambientale, (‘impatto ambientale non l’ho fatto nemmeno io per la Panoramica ma, la mia attenta osservazione e valutazione mi ha fatto capire che, solo passeggiando anche a 300 metri da una superstrada i rumori sono immani, il rumore si espande in alto e crea quindi disturbi a tutte le abitazioni sia sul piano che collinari.Se non credete… provate a fare una passeggiata sopra Sementina. Salite sul pizzo di Claro a 2727 metri e l’autostrada passa sotto a 250 metri, la si sente!.)
Per sopperire a questi rumori sono previsti dei ripari fonici? nei progetti (?) non sono contemplati! quanto costano in piu’? costo come quelli di Chiasso 43 Mio di chf?

Vorrei ricordare inoltre al sig. Cereghetti del famoso piano Wahlen (lontano consigliere Federale) Durante la guerra anche al Parco Ciani di Lugano hanno seminato le patate per mangiare e noi/VOI volete distruggere l’ultimo piano agricolo ancora non interamente distrutto?

Ritornando al suo scritto sui 3 ostacoli macroscopici che avrebbe la Panoramica 51/73 rispetto alla ‘95 Francamente li vedo dei punti favorevoli anzi positivissimi anche per il rispetto ai nostri antenati.

– deterioramento paesaggistico….
Non so se distruggere il Piano di Magadino con l’insediamento di una strada per poi insediarvi altri capannoni su terreni edificabili gia’ riservati a tale scopo sia corretto eticamente parlando o
meglio scegliere l’alternativa Panoramica che ti da di piu’, meglio e subito “sacrificando” una parte di bosco nemmeno pregiato.

– costo immane…….
Chiarissimo in montagna costa di piu’ rispetto al piano ma il percorso é molto piu’ corto quindi dai calcoli si risparmiano alla fine piu’ di 100 milioni di franchi. Non penso sia poco.

– abbandono dei villaggi sponda destra e sinistra…..
Chi mi spiega perché si parla sempre di sponda destra quando non é previsto alcun collegamento della sponda destra alla ‘95? Per la sponda destra non cambia assolutamente niente. A meno che “imbrogliando” ,ora si afferma che non vien fatto alcun collegamento e poi un domani, con argomentazioni bellissime si ritorni sulla decisione e ci si collega con un’altra strada ancora in mezzo al piano?
La Panoramcia, gia’ ora é ben definita sul tracciato , percorso e svincolo di alacciamento alla A2.

Ultimo punto che vorrei ribadire a Cereghetti
Lui afferma di strada veloce…..  Impossibile!
A questo punto la ‘95 sara’ una strada inutile, che fara’ solo danni e mi spiego.
Come puo’ essere veloce una strada, supponendo anche un limite di 80 km/h, se poi metti 2 rotonde/svincoli sul percorso? Penso che tutti vedono e possono capire che le colonne sulla sponda sinistra sono causate dalle rotonde. Quindi avremo lo stesso scenario sulla ‘95?
Dai media poi rilevo e dalle statistiche. Sponda destra 23/m macchine al giorno in media, sponda sinistra 31/m. Affermano che la ‘95 dovrebbe assorbire il 60% di questo traffico. Deduzione logica……. avremmo quindi piu’ di 30/m macchine che mi dovrebbero transitare sulla ‘95…. Con queste 2 rotonde/svincoli aggiunta poi la rotonda di Magadino per allacciarsi all’attuale A13 chi mi spiega come sara’veloce questa strada!

Mentre che la Panoramica 51/73  sara’ la strada del futuro, studiata con lungimiranza (per utilizzare parole di Cereghetti) che drena veramente il traffico sul Piano e te lo salvaguarda a favore della nostra futura generazione.

De Giovanetti Valerio – Biasca –

Il progetto Panoramica é curato interamente da De Giovanetti Valerio con l’appoggio dell’architetto di San Pietro di Stabio,  Caramma Diego.


La sicurezza passa dalla polizia ed il suo Comando/Organizzazione

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La sicurezza passa dalla polizia ed il suo Comando/Organizzazione

La sicurezza é quanto vogliamo noi Ticinesi ed é quanto a cui ci teniamo di piu’. Questo é emerso anche da diversi sondaggi. Sotto la mia proposta di riorganizzazione della struttura.

Il mio intendimento é di avere un unico posto COMANDO/CONTROLLO “Dirigenziale” a Bellinzona , anche per la vicinanza con il potere politico e diversi posti comando SUBALTERNI ai punti estremi e “caldi” del Cantone (vedi cartina allegata).

CONVERGENZA VERSO IL CENTRO e conoscenza e padronanza CAPILLARE del territorio cantonale . Le pattuglie convergono verso il centro e rientrano la sera verso i rispettivi posti comando, marcando cosi’ la loro totale presenza e padronanza del territorio.

Disporre ovviamente di una struttura informatica/elettronica di primaria  eccellenza onde garantire ogni tipo di collegamento in totale sicurezza ed a prova di intercettazione.

VANTAGGI di questa mia proposta:

– Presa di possesso del territorio Cantonale e Mobilità su tutto il Cantone.

– Scoraggiandone sul nascere l’entrata della mini-criminalità trovandosi ipoteticamente subito un possibile “posto di blocco.

– Maggior rapidità e minor costi e spostamenti di Forze dell’ordine in caso d’intervento e di controllo, sia perché si conosce a mena dito il proprio comparto lavorando ed abitando in loco e miglior vicinanza al luogo dell’evento.

– collaborazione diretta con le polizie Comunali che dovrebbero e/o potrebbero venir integrate in un unico corpo sotto il Controllo/comando dello stesso ed unico COMANDO di Bellinzona .

– Assunzione di nuovo personale per garantire la presenza 24 ore su 24 ore.

– Creazione di posti di lavoro anche nelle valli e posti  periferici.

– Tecnologia UNICA per tutto il comando.

– Creazione di un UNICO NUMERO DI CHIAMATA D’INTERVENTI per  AIUTO/PRONTO SOCCORSO con il numero 112 (normativa europea che entrerà in funzione quest’anno lo propone già) in sostituzione dei vari numeri – 118 – 117 – 144 – ecc….cosi facendo il cittadino deve solo memorizzarsi il no. 112.

-Vantaggi anche economici per i Comuni  vicinori ai nuovi posti comando in quanto, oltre al posto di lavoro, hanno la possibilità che l’agente abiti in loco (valle e paese con minor trasferte)
Valerio De Giovanetti  – Biasca

Successiva precisazione con CARTINA per dimostrarlo in pratica.

 

COMANDO POLIZIA- Proposta riorganizzazione (05.2011) 001


VALEGION – Preonzo – (idea d’imprenditorialità)

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1/2 posta elettronica                                                                                                                                                                                                          On. Avv. Marco Borradori.

Consigliere di Stato

Dipartimento del Territorio

6500   B e l l i n z o n a

 

Particella e immobili ex-Petrolchimica- – Preonzo –

Egregio Onorevole.Avv. Borradori

Dai Media abbiamo letto tutti che la ex-Petrolchimica a Preonzo va all’asta al prezzo simbolico di fr. 1.-(un franco) e con successivi costi per il risanamento del terreno superiori a fr. 2‘500’000.–

Supposta questa informazione veritiera perchè “l’affare” non lo fa lo Stato del Canton Ticino in collaborazione con il Comune di Preonzo, facendosi imprenditore intraprendente e coraggioso, acquistandola?

Il Cantone é alla ricerca dello spazio dove permettere ai ROM di fermarsi durante il loro peregrinare in Ticino. In quella zona, nei prati sottostanti, questi hanno gia’ soggiornato e quindi sicuramente la zona é di loro conoscenza e gradimento. (Meno lo é stato ovviamente per il Comune e per i proprietari dei terreni occupati abusivamente!)

E’ una zona discosta dal paese, ma comoda e di facile acccesso anche con le roulottes e di facile controllo.

Sistemato adeguatamente il terreno, dopo aver rimosso i rottami, con prato verde ed asfalto e piantando alberi e cespugli che assorbano anche gli oli residui del sottosuolo, creando i servizi igienici come un vero campeggio, la superficie si presterebbe anche ad altri scopi.

Nella maggior parte dell‘anno, quando non riservata ai ROM potrebbe effettivamente diventare anche un campeggio per il transito dei vacanzieri specialmente d‘estate oppure meglio ancora versatile in un discorso, approfittando della vicinanza della Ditta Genazzi e Artioli, con la sistemazione di capannoni, sia commercialmente per organizzare esposizioni di vario genere, sia di svago con manifestazioni sportive, ricreative e culturali. Tutto questo con un indotto non indifferente per la Riviera e Preonzo in particolare

Purtroppo, con la montagna sovrastante franosa, e pericolosa – frana del Valegion-, quel terreno non potrebbe piu’ permettere di creare qualsiasi insediamento, nemmeno industriale/artigianale ed il Comune di Preonzo si troverebbe ad un mancato introito.

Lo Stato quindi acquisterebbe la struttura, ne curerebbe la sistemazione in collaborazione e poi la cede per la gestione al Comune di Preonzo.

Supposto quanto sopra, e riassumendo il tutto, penso che il costo per il Cantone possa essere cosi’ riassunto

-Acquisto all’asta dell’immobile                                                           Fr.                   1.–

-Smantellamento ed eliminazione rottami                                       Fr.        300’000.–

-Sistemazione servizi vari e terreno                                                     Fr.        300’000.–

-Disinquinamento zona,                                                                        Fr.-                  0.–

(Come per la ex-Monteforno si é riusciti a dimostrare che il

terreno non é inquinato (!!!!) per creare i posteggi per i TIR

si lascia alla natura il compito di risanare il terreno)

-Progetti vari e permessi                                                                        Fr.        200’000.–

-Diversi                                                                                                        Fr.        200’000.–

_________________

Importo Totale Indicativo        a carico dello STATO                  Fr.     1’000’001.–

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I ricavi, affittato ai ROM con una tariffa scontata di “normale” campeggio permettere, lasciando come accennato la gestione al Comune di Preonzo e „sfruttato“ nella sua versatilita‘ esposta, di avere un’entrata economica e di riuscire sicuramente a creare almeno un posto di lavoro

Sempre a disposizione per ulteriori chiarimenti ed approfondimenti sulla tematica e disposto pure ad entrare in una commissione che valuterebbe la problematica, la saluto cordialmente

Con stima

Valerio De Giovanetti

Cpc: Lod. Municipio di Preonzo

Comunepreonzo@bluemail.ch


DIVIETO DI FUMO – Petizione – TI primo cantone ch a vietare il fumo

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Biasca,   23 novembre 2003

Lodevole

Governo del Canton Ticino

Palazzo delle Orsoline

6500 Bellinzona

 

In base, sia all’art. 33 della Costituzione Federale, sia all’art 8 cpv. 2 lett l della Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino, inoltro, a mezzo posta elettronica, alla Segreteria del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino – Bellinzona -, la seguente

P E T I Z I O N E

Richiamato l’articolo 5252 cpv. 1 della  Legge Sanitaria  Cantonale del 18 aprile 1989. Constatato che in certi Ospedali pubblici e specificatamente nella zona Bar/ristorante, corridoi e salette/salottini vari, é permesso fumare .

Tutto questo a scapito e danno dei pazienti ricoverati e delle maestranze mediche/sanitarie occupate ed il tutto non consono ad una struttura sanitaria, come pure non coerente con le varie campagne intraprese e volte alla lotta al tabagismo,

chiedo

in base all’articolo 5252 cpv. 3  della Legge Sanitaria Cantonale, che venga imposto il

NON FUMO ASSOLUTO 

in tutte le strutture mediche/sanitarie del Cantone, a tutela sia degli ospiti che delle maestranze.

Il tutto anche con un ritorno economico non indifferente di risparmio a livello immobiliare

(pulizia, tinteggiature, ventilazioni, rischi incendio, ecc…..) come pure a livello di soddisfazione e presenza sul lavoro del personale con minor rischi di risarcimenti per danni e con perdite di giornate di lavoro.

Con stima

Valerio De Giovanetti -Biasca-

CPC: a mezzo posta elettronica a:

Consiglieri di Stato

Gran Consiglieri

 


Finanziamenti per lavori Stabio –Gaggiolo

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Onorevole

Avv. Marco Borradori

Dipartimento del Territorio

Palazzo Governativo

Finanziamenti per lavori Stabio –Gaggiolo

Buongiorno, e mi scusi se mi permetto…

Dai media, considerato che Berna non partecipa al finanziamento autostradale, e considerato che le finanze del Cantone sono al…. risparmio e l’opera in questione è molto importante per il Ticino, mi permetto segnalare una proposta, molto semplice, che magari sarà’ già’ stata anche valutata.

Perché non ricorrere al mercato dei capitali, ad interessi cosi’ bassi, emettendo, tramite la Banca Stato, delle obbligazioni a 10 anni, e specifiche per questo scopo?

Con i tassi attuali, anche gli investitori tradizionali, sarebbero ben contenti di poter sottoscrivere, per il Ticino, un’obbligazione al 2 % per 10 anni, emessa leggermente sotto la pari. Nelle nostre Banche ci sono molti franchi svizzeri in attesa di essere investiti a tassi leggermente piu’ remunerativi

Cosi’ procedendo dimostreremo a Berna che, si abbiamo bisogno di loro, ma sappiamo arrangiarci, nelle grandi necessita’, anche senza loro.

Valutando un prestito di 300/mio al 2%, abbiamo un interesse debitore di fr. 6 Mio all’anno. Suppongo che nei budget tale cifra possa essere considerata irrisoria, e maggiormente se consideriamo il vantaggio economico per il Cantone di una simile opera.

Successivamente, quando Berna avrà’ deciso di accordare il sussidio, si rimborseranno gli obbligazionisti.

Cosi’ facendo, si riuscirebbe anche a smuovere questa apatia, dare un pochino d’ossigeno alla nostra economia creando lavoro ed indotto. L’immobilizzo attuale è molto negativo e questa mossa sarebbe un ulteriore messaggio forte verso la Berna Federale e la popolazione economica, altrimenti sembra quasi di trovarci al limite dell’assistenza. ed aspettare solo la carità’

La saluto cordialmente.

Valerio De Giovanetti

 


Scritto ai Politici icinesi nel 2003 prima della votazione A2-A13

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Valerio De Giovanetti – Biasca
ideatore della « PANORAMICA 51-73 »
On. Consiglieri di Stato
On. Gran Consiglieri
Segreteria G.C.

Collegamento A2 – A13

Egregi Signori,
Nei prossimi giorni sarete chiamati a decidere sul collegamento veloce A2 – A13 e troverete alquanto strano che un semplice cittadino, pur abitando fuori zona, si permetta di scrivere ed obiettare.
Personalmente oserei affermare che sarete chiamati a decidere su qualcosa di molto piu importante di un semplice corridoio di transito ma la vostra decisione avra’ una valenza molto importante sulla salute e sulla vita dei vostri nipoti.

La vostra decisione potrebbe inoltre far letteralmente « rivoltare » nella tomba i vostri antenati che si sono sacrificati, prodigati per bonificare, con anni di intenso lavoro il Piano di Magadino, per renderlo abitabile e per poterlo « sfruttare » nell’agricoltura, dando ai loro figli la possibilita’ di una alimentazione conveniente ed in casa.

La vostra votazione puo’ cambiare e sconvolgere totalmente un sistema di vita piu’ o meno acquisito e funzionale con un equo riparto tra i vari settori della nostra economia.

Io non voglio dirvi cosa e come votare, vi lascio alla singola responsabilita’ e riflessione e mi permetto solo di parafrasare uno scritto di un anonimo amerindiano che recita…. La terra non è un’eredita’ dei padri ma un prestito dei nostri figli.

Entrando ora un pochino piu’ nella tematica specifica,…. nessuno contesta le pretese del Locarnese e valli, e del Gambarogno di essere collegati in modo piu’ veloce con la A2 anzi, ma questa, essendo una pretesa di mobilita’ viaria deve essere vista a livello Cantonale e non egoisticamente solo mobilita’ Locarnese-Bellinzonese.

Quindi, tutte le varianti che contemplano il PdM, oltre che a deturparlo, « sbragarlo », creano fonti maggiori di inquinamenti vari. e non soddisfano per niente le esigenze di mobilita’ anche per gli altri utenti Ticinesi.

Il mio invito, nella vostra decisione e votazione, è di essere coerenti con tutti i vostri discorsi politici e privati e di conseguenza con voi stessi.

Non si puo’ piangere il morto solo quando lo si ha in casa, bisogna essere previdenti e lungimiranti.
Io ho proposto e vi avevo trasmesso per posta elettronica lo scorso novembre, forse in un modo inusuale per voi, il mio progetto di collegamento veloce A2 – A13. La stampa l’ha ripreso in diverse forme e commenti, certe associazioni l’hanno valutato positivamente, la HSR Hochschule fuer Technik di Rapperswil l’ha valutato ed integrato come alternativa di collegamento nel suo Master presentato proprio oggi al Convento di Montecarasso in uno dei quattro loro scenari, denominato « Parco Residenziale » . Questi ipotetici scenari sono stati sviluppati da otto architetti del paesaggio, che attualmente svolgono il Master in architettura del paesaggio IMLA (International Master of Landscape Architecture).
Questo lavoro è una joint venture tra le accademie tecniche di Nuertingen (D), Rapperswil (CH) e Weihenstephan (D)

Personalmente questo dimostra che il sottoscritto, nel suo progetto, studiato valutando anche tutte le vostre idee scritte, parlate sui media, ha correttamente analizzato ed ha coniugato nel migliore dei modi il tutto creando questo percorso molto valido , subito realizzabile, che soddisfa tutte le esigenze,e traducendolo nell’alternativa denominata PANORAMICA 51-73

Egregi signori Onorevoli, il sottoscritto non ha niente da…. vendere, egoisticamente, abitando a Biasca, potrei anche dissociarmene, ma amo troppo il mio Ticino e mi batto per questo scopo.
Questo progetto è nato dal volontariato, comunque molto serio, nell’anno del volontariato, e quindi, anche per mia e vostra coerenza ci tengo che venga considerato. Il mio progetto contempla i seguenti punti principali.
Non tocca il PdM , favorisce la mobilita’, risparmi sui costi, rapidita’ d’esecuzione, inquinamenti vari minori.
Quale mia ultima considerazione se mi è permessa. …. Ostinandosi con i discorsi collegamenti al Piano, variante ’95 , ’98 il capitolo non si chiudera’ mai. Il collegamento A13 – A2 lo vedranno forse i nostri nipoti perche’ tra i ricorsi in essere ed altri gia’ preannunciati, il tutto si rimandera’ alle calende greche.
Mentre che la mia proposta, gia’ valutata positivamente dalla controparte, e con diversi punti favorevoli tra cui anche lo studio contemplato nel Master della HSR di Rapperswil, sostanzialmente, fra cinque anni vi si potrebbe gia’ transitare.

Il sito qui riprodotto vi potra’ inoltre ricordare e mostrare il progetto con alcuni dettagli sul percorso ed il raccordo autostradale.
http://www.infopino.ch/modules.php?name=News&file=article&sid=24

Cordialmente e Buon Lavoro

Valerio De Giovanetti


Area di Sosta dei TIR A Bodio –

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  Biasca, 21 ottobre 2002

Egregio Avvocato

On.Gabriele Gendotti

E per info ai Colleghi di Governo

Bellinzona

Nessun TIR a Bodio-Pollegio   Per motivi di salute

Carissimo Lele,

Quale vallerano ad un vallerano, mi permetto insistere nel voler valutare attentamente la non idoneità dell’area di sosta della bassa Leventina per un grande parcheggio di TIR.

E questo unicamente per motivi di salute della nostra Popolazione.

A meno che il nostro Governo voglia che anche i nostri figli muoiano per malattie varie. Personalmente questo mi rattristerebbe ulteriormente anche per un discorso d’incoerenza. Si parla giustamente nel piano viario del luganese di rendere l’aria meglio respirabile mentre da noi si vuole portare un grande parcheggio per 2/3000 o più TIR in una zona dove l’aria è stagnante?!                 Vi invito a chiamare l’Istituto dei Tumori di Locarno e, anche se le statistiche ufficiali esistono solo da pochi anni, sicuramente potranno confermare che la zona interessata al parcheggio è quella che registra un maggior numero di morti per cancro del Ticino.

Non voglio dilungarmi….. il Governo è sicuramente composto da persone competenti e responsabili e sicuramente anche con una coscienza.

A dimostrazione che la Bassa Leventina è la zona la meno adatta ad accettare qualsiasi fonte di inquinamento, allego, con l’autorizzazione dell’autore, copia del rapporto redatto nel 1995 da Paolo Ambrosetti dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia (Meteo Suisse) di Locarno-Monti. Questo studio è stato richiesto dal comune di Bodio a seguito del previsto insediamento di un impianto di incenerimento. Il rapporto, non conoscendo le caratteristiche del progettato impianto si è limitato quindi a descrivere le caratteristiche meteorologiche e climatiche della bassa Leventina e perciò adattabilissimo ed applicabile alla nuova fonte d’inquinamento prevista (Gas di scarico TIR)

Con simpatia

Valerio De Giovanetti

Allegato rapporto Meteo Suisse 1995-di Paolo Ambrosetti

 


SAN CARLINO- Spaccato–(in grandezza originale) Arch. Mario Botta

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Opera dell’Arch Mario Botta con « personale particolare «

Sistemata sul lago, in riva Albertolli, all’entrata del Parco Ciani a Lugano

Mi permetto riassumere le varie opinioni « popolari »

trattasi di opera effimera creata per un’occasione particolare ,( per i 400 anni della nascita dell’architetto di Bissone celebrata nel 1999 ), e quindi deve essere sradicata

  • trattasi di un’opera interessante e grande sviluppo di un’idea geniale dell’arch. Botta ; grande attrazione turistica, e quindi deve essere mantenuta.
  • Il costo per il mantenimento o per la distruzione del manufatto significa ancora un onere a carico del singolo contribuente.

Coniugando quindi le varie esigenze mi permetto presentare la mia proposta che spero possa soddisfare tutti i contendenti.

In collaborazione con i locali gruppi sub, il mio suggerimento e’ quello di portare al largo il manufatto e di inabissarlo ad una profondita’ accettabile.

Cosi’ facendo diventerebbe una grande attrazione per le scuole di immersione e per gli amanti delle piccole profondita’ e magari potrebbe essere visibile, acque permettendolo, passando sopra con il battello.

Se si volesse fare un successivo investimento, lo si potrebbe anche illuminare. diventando cosi’ un’ulteriore attrazione serale in battello.

Tutto cio` sicuramente con costi molto inferiori rispetto allo smantellamento e/o manutenzione dell’opera e con grande soddisfazione per le varie fazioni.

 

De Giovanetti Valerio –- Biasca-