Aggregazione . Biasca, Iragna, Pollegio

Aggregazione . Biasca, Iragna, Pollegio

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Aggregazione . Biasca, Iragna, Pollegio –Vogliamo correre assieme con un …SI. ?

Da sempre convinto che è l’unione che fa la forza anche in questo caso voglio crederci che possa essere cosi’ e quindi il Si deve essere messo nell’urna.

Comunque il mio SI è condizionato o meglio subordinato alla SPERANZA che il Politico sappia veramente cogliere le opportunità offerte da un’ aggregazione. La speranza è che si voglia veramente FARE per il Comune e non solo un calcolo di colori politici. Purtroppo la nostra mentalità politica-ticinensis contempla in primis la fede partitica e la ripartizione nuova dei colori politici futuri. Questo è il primo freno che ostacola le aggregazioni. Un esempio concreto di non aggregazione “voluta”lo si potrebbe ben rilevare nel Locarnese. Chi sa indicare con precisione e senza l’ausilio dei cartelli segnaletici, dove si trova il confine tra Locarno, Muralto e Minusio? Non sarebbe dovuto essere il primo comune ticinese a fusionare anche per il solo fatto che il Ministro responsabile a suo tempo era Locarnese ? Perché non lo si è fatto ancora?

Un altro freno sono le nostre origini arcaiche di lontana memoria. I tempi sono cambiati, proviamo a pensare un pochino piu’ in grande. Quindi perché non unirsi e con le forze migliori lavorare meglio?

Importante è trovare le persone politiche giuste al momento della votazione. Persone che veramente lavorano per il nuovo comune e con PROGRAMMI precisi . Cosa vogliono ed intendono fare e CONCRETIZZZARLO, ma non solo in campagna elettorale

Tornando al mio comune di Biasca che SI stà aggregando con Iragna e Pollegio, rimane il rammarico della non partecipazione degli altri comuni Rivieraschi e della bassa Leventina, come pure è un peccato che non ci si sia allargati anche al nuovo comune di Serravalle. A quel punto SI che avremmo avuto un Polo nelle Tre Valli!

Il programma informativo sull’aggregazione e   trasmesso alla popolazione, tranne il titolo roboante , “facciamo battere il cuore dell’alto ticino” non dice sostanzialmente niente di concreto e cosa si vuole veramente fare, troppo vago ed ovviamente non è propriamente invitante alla decisione per il SI piuttosto che il No.

Giovedi 19 si è tenuta l’ultima serata informativa in merito al’aggregazione dei tre Comuni . La serata, seppur moscia, ha portato alcuni spunti interessanti e le principali critiche ma alcune fondamentali, indirizzate al municipio di Biasca. Problematiche varie che si discutono in comune da anni e senza ancora una soluzione. Come la casa Anziani, il Centro Servizi /Arsenale, La protezione civile, la stazione FFS, la zona industriale,…… Colpa solo del Politico o anche dell’egoismo del Cittadino? Mancanza di trasparenza politica e condivisione con la popolazione, o debolezza politica? Inefficienza amministrativa o altro?

Quanti treni si sono persi, oltre che i sussidi? Voglio solo citarne uno e relativo all’ultima notizia dai Media. Cinque anni per capire che la ristrutturazione della Casa Anziani a Biasca non era economicamente interessante, non sono mica troppi? Nell’ottica aggregativa perché non indirizzarsi ad un terreno pregiato a due passi, nel comune di Pollegio, creando una nuova struttura funzionale a tutti gli effetti., e contattare la Curia che sicuramente metterebbe ben volentieri a disposizione il terreno dell’ex- collegio S. Maria. Sono circa 30/m mq di terreno pianeggiante e con un grosso vantaggio che dietro abbiamo la montagna e che ci si potrebbe innalzare un domani , ampliandosi senza intralciare nessuno. L’attuale sedime della casa Anziani , posizione bellissima, perché non metterla sul mercato e magari un valido imprenditore la potrebbe acquistare per crearvi un albergo?

Comunque il principio del SI all’aggregazione non dovrebbe essere messo in discussione

Valerio De Giovanetti – Biasca